Un uomo… “un po’ strano”, un uomo… “pacifico” e una donna come “un’ombra che passa in lontananza” sono i tre protagonisti del capolavoro di Pirandello L’uomo dal fiore in bocca.
Il breve “atto unico” è stato interpolato con “pezzi” di novelle che affrontano il tema (fatale per Pirandello) del rapporto tormentato tra marito e moglie (“…si dovrebbe dire La marito e, per conseguenza, Il moglie…”) che viene visto col distacco di un’ironia che rende i personaggi vicinissimi a noi.
Così questa “donna che passa da lontano” e che forse è il simbolo – lei – di quella “morte” che l’uomo si porta appresso “come un’ombra” diviene, in questa “drammaturgia”, la protagonista invisibile dei “guai” grandi e piccoli ma pur sempre “inguaribili” dei due protagonisti.
Ma può l’uomo rinunciare alla donna?
Il simbolo del sesso femminile come “un’albicocca spaccata a metà e spremuta…” è una delle immagini più sconce ed erotiche del Teatro di tutti i tempi.
No. L’uomo non può proprio fare a meno della donna. La sua malattia mortale.